Marzo 11 2020

Giorno 3 – Pulizie di primavera

Oggi ci siamo presi cura della casa. Abbiamo sistemato un quintale di bucato al mattino e dato una sommaria pulita alla zona giorno, con annessa pulizia della cucina. Visto che siamo in casa tutti e tre a colazione, pranzo, merenda e cena, ci sono sempre un sacco di stoviglie da lavare e consumiamo molto più cibo del solito. 

Nel mentre, Leonardo ha giocato con i Lego Classic e ha costruito una ruspa, una rana e una mezza casetta, che confido termineremo stasera.

Un’arma segreta di cui non ho ancora parlato per ingannare il tempo è un videogioco gratuito molto carino, con cui giochiamo 3-4 volte al giorno, per circa 10 minuti a volta. Si tratta di Animal Crossing: Pocket Camp, disponibile gratis sia su App Store che su Google Play: è un giochino gestionale in cui costruire e gestire un campeggio, con un sacco di oggetti da costruire, materiali da recuperare e buffi animali con cui chiacchierare. Io ve lo consiglio, soprattutto se avete bambini dai 4 agli 8 anni. Anche se si interagisce con altri giocatori online, il tutto è super-sicuro perché non ci si può scambiare le identità, non ci si può veramente “parlare”, ma si può interagire solo nell’ecosistema del gioco, scambiandosi insetti, piante e materiali, e andando a visitare i rispettivi campeggi.

Io non vi consiglio di scaricarlo e “abbandonare” i vostri bimbi, ma di giocarci insieme. E sappiate che è un gioco che crea assuefazione anche agli adulti. Giusto per farvi capire lo stile e i risultati che si possono raggiungere all’interno, date un’occhiata a questa gallery di immagini recuperate dalle mie sorelle e da mia cognata Gaia (mioddio, è orribile chiamarti “cognata”):

Le foto più belle sono di Gaia, che ci sta giocando da tipo 2 anni e ha collezionato tutti gli oggetti di design del gioco (e ha anche un ottimo gusto, non c’è che dire). Il reparto psichiatria semi-vuoto con animali lobotomizzati che vagano, invece, è di mia sorella Giulia.

È un ottimo modo, questo, per distrarsi e per visitare un posto virtuale dove sta sbocciando la primavera (il gioco segue il ciclo giorno-notte e il ciclo delle stagioni) e per dedicarsi un po’ a un passatempo virtuale che speriamo di poter abbandonare non appena sarà possibile tornare a muoversi e viaggiare. Ma visto che ora è meglio non farlo, fatevi un giro nel mondo di Animal Crossing, ok?

Poi, un espediente che abbiamo adottato per farci dare retta da Leonardo nelle giornate, per evitare che si lobotomizzi davanti alla televisione o che abbracci il lato oscuro e l’anarchia regni sovrana, è il gioco delle crocette. Da lunedì a venerdì, se alla fine della giornata si è comportato bene, gli facciamo mettere un segno di spunta V verde sul calendario. Se si arriva a venerdì e ci sono 5 segni di spunta V verdi, allora riceverà un Lego nuovo da costruire. Se durante la settimana prende una X rossa alla fine di una giornata, niente Lego.

Ovviamente lui non sa che non gli daremo mai una X rossa, perché non sa che quando gli diamo un Lego nuovo è un momento di gioia anche per noi (soprattutto per me) sia perché lui è indaffarato per un po’, sia perché lo posso aiutare a costruirlo o possiamo giocarci insieme dopo. Ma se lui ha paura di ricevere la X rossa, riflette di più sulle sue azioni a medio termine. Sicuramente sto compromettendo il libero arbitrio di mio figlio, ma ricordo ancora quando, all’età di 5 anni, ho avuto una polmonite (pensate a com’ero avanti, prendevo la polmonite quando ancora non era di moda) e ho dovuto fare un ciclo di iniezioni di penicillina. Dolorosissime. Mia madre, per farmi tollerare meglio il dolore, mi dava un regalo dopo ogni iniezione della sera (ne facevo ben due al giorno). Ricordo ancora molti dei regali che ho ricevuto e ricordo che il pensiero di un premio, dopo tutto quel male, mi faceva sopportare meglio la situazione. Perciò ora voglio vedervi, a insultarmi per i miei metodi non montessoriani, mentre apro il mio cuore di bambina e vi condivido questi momenti strappalacrime!

Venerdì sera avremo un Microfighter Y-Wing della Resistenza  che ho comprato sul sito ufficiale della Lego, perché se compri lì le cose accumuli punti e spesso ti mandano mini-regalini. Siamo a mercoledì sera e per ora non ci sono X rosse, anche se oggi un paio di volte abbiamo rischiato! Quindi tutto procede per il meglio.

Oggi, grazie al sole, Leo ha giocato con una acquario dei PlayMobil di tre anni fa, che riscuote ancora grande successo in estate. Faceva caldo, aveva i piedi nudi e giocava con l’acqua, le foche e i puma (!!!) tutti nella piscina dell’acquario.

Nel mondo di mio figlio, procede tutto come se vivessimo una magica vacanza di primavera. Noi, invece, abbiamo ascoltato il discorso del Presidente del Consiglio delle 21.40, in cui confermava quello che in molti sospettavano, ossia un blocco totale di tutto il “superfluo”. Era una conseguenza prevedibile, auspicabile anche. Ci si è arrivati bene, secondo me, con una gradualità che ha ridotto al minimo la psicosi. Questa sera è stata la prima volta che anche io ho vacillato: non tanto perché mi senta privata di qualche abitudine indispensabile, eravamo già ai minimi termini. Non tanto perché la chiamata Skype con tutta la famiglia mi ha fatto venire più magone di quanto mi abbia in realtà consolato. Non so, esattamente, perché. Forse perché mi sento impotente e mi sembra di non stare facendo niente di utile. Oppure perché ho paura che qualcuno dei “miei vecchi” si ammali. O forse, semplicemente, perché viviamo un momento veramente eccezionale, ed è anche naturale, davanti al discorso così grave di un capo di governo, sentirsi scossi e fragili, tanto più tutto quello che conosciamo si sta “congelando” per un po’.

Non ho veramente paura, ma non voglio nemmeno combattere questa emozione che sta prendendo sempre più spazio, perché mi piace ascoltarla, mi piace capirla. Se cerco di ricacciarla nel profondo, tornerà più prepotente.

Peraltro, insieme alle “brutte” notizie qui sopra, ne è arrivata una bella: la possibilità di fare delle sessioni di Gioco di Ruolo online con degli amici lontani. Sinceramente, non vedo l’ora.

Immagine in evidenza: foto di Valentina Paggiarin, Lego di Leonardo

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *