Chi sono

Questo blog nasce nel marzo 2020, mentre assistiamo a un’epidemia di COVID-19 in Italia e nel mondo.
Anche se in molti mi dicono che non lo sembro, sono italiana anche io e vivo proprio in una delle zone colpite fin da subito dalle misure più restrittive. Lavoro come autrice e responsabile degli sviluppi di progetto in una piccola società di produzione cinematografica di Asolo, amo molto il mio lavoro ma ne conosco la fragilità e tutte (tutte) le difficoltà.

Al che ho pensato che questo “confino” poteva essere un’occasione per scrivere di più, e di condividere con le persone quello che sto vivendo io, il mio punto di vista. Anche perché diciamolo: le emozioni in ballo sono tante e molto rapidamente, oltre alla curiosità di vedere “cosa succederà” e a un po’ di apprensione, è scattato il fastidio. Il fastidio per chi si sta comportando in modo assurdo e scriteriato, per chi non capisce il concetto di “bene comune”, per chi non ha la minima dimestichezza con numeri e statistiche. È per questo che sto scrivendo qui, allora: non per fomentare il dibattito o per ergermi a difensore di una o dell’altra parte, ma solo e semplicemente per parlare di momenti della mia quotidianità con la mia famiglia, positivi e negativi, di attività e di dinamiche che danno speranza, lontani dall’insensatezza e dall’egoismo che, purtroppo, moltissimi nel paese stanno dimostrando.

All’inizio, nei post dei primi giorni, nei miei post ci sono molti link: a pagine esterne, a servizi gratis o a pagamento, a cose da comprare, ad applicazioni. Non è un modo di “vendere”, è un modo per suggerire delle strategie per tenersi impegnati in questo periodo. Visto che le cose che condivido le ho provate io in prima persona e le uso più o meno quotidianamente, se volete potete approfondire rapidamente, altrimenti potete ignorare i link e i collegamenti esterni.

Poi però è successo qualcosa, in casa nostra, che ci ha portato a vivere una stranissima esperienza. Allora, invece di parlare solo di cose pratiche, ho deciso di raccontare cosa ci stava succedendo… perché una cosa così, quarantena o meno, non si era davvero mai vista. 

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Dico sempre che scrivo meno di quanto vorrei. Ho sempre una scusa pronta: il lavoro, giocare con mio figlio, lo sport, i viaggi. Beh, ora tutto questo è sospeso, in una bolla, ed effettivamente posso finalmente passare le giornate a… scrivere! I miei racconti, il mio romanzo, i miei soggetti per film, le mie idee per la realtà virtuale. E questo blog temporaneo, per aprire una finestra sulla nostra casa e sulla nostra vita.

Ho una formazione da autrice interattiva nel mondo dei videogiochi e da scrittrice tradizionale per cinema e realtà virtuale. Amo i videogame (e ve ne renderete conto leggendomi), le serie TV, la tecnologia, ma anche i bambini, la narrativa per l’infanzia e… i Lego!

In questa avventura (e in molte altre, a dire il vero) siamo in tre: io, Giacomo e Leonardo.
Giacomo è l’adulto responsabile che ci tiene a bada.
Io sono l’adulto irresponsabile che ruba i Lego a nostro figlio e limita il suo tempo con i videogiochi perché… ci devo giocare anche io!
Leonardo è nostro figlio di sei anni (quello a cui vengono rubati i Lego), nonché cavia di tutti i miei esperimenti ludici, di lettura e di avventure all’aperto.

Ce la faremo a superare questo periodo? Io credo di sì. Ma cosa faremo nel mentre? Restate con noi, se vi va, e costruiamo insieme, giorno per giorno, un modo per affrontare quello che sta succedendo!