Ogni anno al Far East assegno il cosiddetto “Premio Laterizio”. Questo premio va sempre a un film che non è necessariamente brutto o fatto male, ma che ha un’ambizione autoriale, che tocca tematiche profonde e dolorose e che, inevitabilmente, fa cadere in un sonno profondissimo.
Quest’anno il Premio Laterizio viene assegnato senza dubbio a “Last Child”, drammone contemporaneo su due genitori che perdono un figlio adolescente, morto per salvare un altro ragazzo dall’annegamento.
La lentezza del film si percepisce già nei primi 20 secondi, con inquadrature lente che si soffermano sul vuoto dei personaggi e sul dolore della perdita. Tipico del Premio Laterizio è il fatto che qualsiasi cosa succeda, non può salvarsi. Colpi di scena, arco dei personaggi, svolte narrative: nulla può redimerlo.
“Last Child” ha tutti gli ingredienti: un figlio morto, i genitori soli e vuoti che si affezionano al ragazzo disadattato che aveva salvato, una lentezza esasperante, sentimenti e segreti repressi, una millantata vendetta. Il film è ampiamente comprensibile nonostante i 20-40 minuti di sonno profondo che comporta, e alla fine tutti gli danno 3 perché non vogliono fare la figura di quelli che non capiscono la complessità.
Almeno sono riposata per il film di Chapman To di questa sera, mettiamola così!
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“Little Forest” dovrebbe avere come sottotitolo “La Decrescita Felice” (invenzione della cara amica
Apriamo questo Far East all’insegna della sobrietà . Che per certi versi è un’affermazione veritiera. Immediatamente sottotitolato (da Giacomo) “Iron Fantozzi”, questo film (ispirato a un manga) ci pone di fronte alla fiera del surreale. Un impiegato 50 anni che ne dimostra almeno 65 viene trasformato in robot da misteriosi alieni. La sua vita, che fino a quel momento era stata quello dell’uomo senza qualità , diventa quella del robot senza qualità . Il nostro antieroe attempato, però, lentamente, decide di sfruttare i suoi poteri a fin di bene e salva qualche vita in ospedale. Sarà solo con lo scontro con un altro umano-robot che però potrà sviluppare appieno il suo potenziale. Se detta così sembra una cacata, ma a vedersi è meglio di quanto sembri, soprattutto quando ai due robot escono dei razzi propulsori dalla schiena che li lanciano in aria come razzi missile.