Far East 2011 – Villain

Villain

Giappone, Lee Sang-il, 2010, 139’

I giapponesi possono anche annoiarti per più di due ore e mezza abbondanti con un film che sarebbe potuto durare quasi la metà , però sono dei veri maestri nel trasmetterti il senso di alienazione e nell’insegnare l’analfabetismo emotivo.

Una ragazzina vacua e superficiale, in cerca incontri sessuali tramite chat room su Internet, viene trovata morta e comincia una lenta ma inesorabile caccia al colpevole. In realtà  il film non è un thriller, ma il drammatico resoconto della sfortunata scoperta dell’amore da parte dei due protagonisti, Yuichi e Mitsuyo.

Parafrasando Old Boy, in cui il protagonista si chiede “Anche se sono un mostro, non ho diritto anche io di essere felice?”, questo film sposta il fuoco della domanda dal “mostro” alla sua amata: chi è davvero lecito amare? Si può davvero amare qualcuno che ha ucciso?

Al di là  della risposta – che il film dà  solo per metà  â€“ quello che colpisce, tralasciando un’esasperata lentezza nella narrazione, è il vuoto pneumatico di sentimenti e di capacità  relazionali dei protagonisti. Sembrano (sono?) tutti sprovvisti dei più basilari strumenti per empatizzare o, in generale, entrare in contatto con chi sta loro intorno. E tutta questa alienazione, mascherata da dogma sociale, non porta a niente, niente di buono, perché nessuno si redime, nessuno si salva, e ognuno resta solo sul cuore della terra.

3 su 5

 

One thought on “Far East 2011 – Villain

  1. Questo vale 4/5 (soprattutto se hai dato questo voto a un film coi SUPEREROI), concordo sulla lunghezza esasperante.

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