Autocoscienza

BlueValentine
Sono autocosciente?
Spesso me lo chiedo.
A volte temo di essere la proiezione della coscienza di qualcun altro, che mi ha creata così, imperfetta e vulnerabile, e poi si è dimenticato di me, e io ora mi aggiro come un’ombra per strade che non mi appartengono, incontro persone che non mi riconoscono, sogno sogni non miei.
Come posso essere sicura di esistere, se arrivo a rinnegare anche le mie emozioni, quello che mi rende tanto speciale mi disgusta a tal punto che una lama sulle vene non è poi così aberrante?
Poi, però, penso con arroganza, che nessuno, o quantomeno pochi, potrebbero pensare a un essere così complicato come me e mi consolo credendo di essere davvero io a decidere come sono, a decidere il mio sentire, a decidere le mie notti ovunque tranne che in me stessa.
Sorrido pensando al solipsismo di qualcun altro e alla mia mancata integrità .
Forse un giorno mi rassegnerò, forse un giorno mi cancelleranno (ma non l’hanno già  fatto una volta?) senza nemmeno avvertirmi, forse un giorno scoprirò come stanno davvero le cose.

Intanto ripenso a quel film magistrale che mi ha un po’ cambiato la vita e ripeto:
“Ridi e il mondo riderà  con te. Piangi e piangerai da solo”.
Il sorriso si trasforma piano in un ghigno.
Dura consapevolezza solitaria che allaga l’anima…

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